Functional Drinks: benessere liquido
Pubblicato da Valentina @P•ink on 02.10.25
Una bevanda non è più solo un momento di piacere o di rinfresco. Sempre più spesso è pensata per fare qualcosa di più: migliorare l’umore, favorire la concentrazione, sostenere l’energia, aiutare la digestione o persino prendersi cura della pelle. È il mondo delle bevande funzionali, una categoria in piena espansione che sta ridefinendo il mercato dei soft drinks.
Cosa rende "funzionale" una bevanda?
Una bevanda funzionale è formulata con ingredienti in grado di apportare benefici mirati: dalla camomilla e l’ashwagandha che favoriscono calma e benessere, alla caffeina e al guaranà che danno energia, fino a probiotici, collagene o curcuma per supportare difese immunitarie e salute a lungo termine.
Non si tratta solo di bottiglie o lattine: il fenomeno include polveri solubili, shot concentrati e acque funzionali, tutte accomunate dall’obiettivo di rispondere a bisogni sempre più specifici del consumatore moderno.
Un trend in numeri
La crescita parla chiaro: dal 2014 le categorie funzionali hanno registrato un incremento del +73%, contro il +22% del resto delle bevande analcoliche. Oggi più di un terzo della crescita complessiva del settore arriva proprio da questa nuova frontiera.
Grafico: le categorie dei soft drinks funzionali per dimensione di mercato (2024) e CAGR (2021-2024)
Fonte: European International Soft Drinks (2025ed).
Nota: “Functional Powder Concentrates” è una segmentazione non ufficiale, basata sui volumi di polveri per sport ed energy. La crescita riflette l’intero comparto.
Le principali categorie in cui possiamo dividere le bevande funzionali sono:
• Bevande energetiche
• Bevande sportive
• Acque funzionali in bottiglia
• Concentrati in polvere
Asia e Europa: due mondi diversi
Se l’Asia guida il fenomeno grazie a una lunga tradizione di ingredienti naturali trasformati in formati moderni e pronti da bere, l’Europa si muove più cautamente. Il motivo? Una normativa molto restrittiva in materia di claim salutistici: l’EFSA respinge oltre il 70% delle richieste, costringendo i brand a puntare su narrazioni misurabili e su valori come gusto, ingredienti naturali e riduzione dello zucchero.
Il caso della soda olandese Lazipop, lanciata nel 2023 con fibre di cicoria, è emblematico: nessun claim esplicito sulla salute intestinale, ma focus su naturalità e leggerezza.
Perché adesso?
Dietro il boom delle bevande funzionali ci sono tendenze culturali e sociali fortissime:
- Il desiderio di sentirsi bene in un mondo incerto.
- La ricerca di soluzioni pratiche, piacevoli e quotidiane, percepite come più credibili rispetto alle “pillole della salute”.
- L’influenza dei social, che trasformano ingredienti come matcha o acqua di okra in veri e propri fenomeni virali (#Watertok, #Oatzempic, #Matcha).
TikTok: Evoluzione del trend #WaterTok (luglio 2022 – maggio 2025)
Fonte: TikTok Creative; giugno 2025
Guardando al futuro
Secondo le previsioni, i prossimi anni vedranno:
- Breve termine (1–2 anni): esplosione di micro-trend e controversie legali che metteranno alla prova i brand.
- Medio termine (3–4 anni): i retailer riorganizzeranno gli scaffali in base ai benefici funzionali, più che alle tipologie di prodotto.
- Lungo termine (5 anni): personalizzazione spinta, grazie a big data e nutrizione su misura.
In conclusione
Il trend dei functional drinks non è una moda passeggera, ma una vera trasformazione culturale. Bevande che uniscono piacere e benessere stanno conquistando i consumatori, e per i brand rappresentano una straordinaria opportunità di innovazione.
Noi di P•ink crediamo che anche il packaging giochi un ruolo fondamentale: un tappo o un’etichetta personalizzata sono parte integrante della storia che un prodotto racconta. Perché quando si tratta di benessere, anche i dettagli fanno la differenza.