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European Beer Trends 2024: Sfide e Opportunità per l'Anno Appena Iniziato

European Beer Trends 2024: Sfide e Opportunità per l'Anno Appena Iniziato

Pubblicato da Valentina @P•ink on 07.01.25

Il mondo della birra continua a evolversi, trainato da nuove tendenze, sfide economiche e cambiamenti nei consumi. Dall’impatto della pandemia di COVID-19 al crescente interesse per bevande a basso contenuto alcolico e produzioni sostenibili, il settore birraio europeo si presenta nel 2024 con dinamiche in continua trasformazione. Vediamo insieme l’attuale scenario e le prospettive future per la birra in Europa.

L'andamento del mercato: numeri e sfide

Negli ultimi anni, il mercato della birra ha attraversato alti e bassi significativi:

  • 2019: Venduti 320 milioni di ettolitri di birra in Europa.
  • 2020: La pandemia ha ridotto i volumi a 298 milioni di ettolitri.
  • 2022: Recuperati circa la metà dei volumi persi, per un totale di 309 milioni di ettolitri.
  • 2023: Venduti 301 milioni di ettolitri, segnando una nuova flessione.

Le principali difficoltà del 2023 sono state causate da:

  • Inflazione e aumento dei costi di produzione.
  • Prezzi più alti per materie prime, energia e logistica.
  • Riduzione del potere d’acquisto dei consumatori.
  • Colli di bottiglia nella supply chain, aggravati dall’instabilità geopolitica, come la guerra in Ucraina.

Nonostante ciò, i birrifici continuano a proliferare: nel 2023 si sono registrate 40 nuove aperture. Tuttavia, il ritmo di crescita è diminuito rispetto al passato decennio, quando si contavano migliaia di nuove aperture ogni anno.

Le opportunità per i birrifici: trend chiave del 2024

Per affrontare le sfide attuali, i birrifici devono puntare su innovazione e sostenibilità. Ecco i trend principali che guidano le scelte dei consumatori:

  • Bevande senza alcool: Il mercato delle birre analcoliche rappresenta già il 6-7% del totale e continua a crescere.
  • Regionalità e prodotti tipici: I consumatori cercano esperienze autentiche legate al territorio.

Per rispondere a queste tendenze, i birrifici devono investire in:

  • Sviluppo prodotto: Creare birre innovative e sostenibili.
  • Marketing strategico: Valorizzare la narrazione legata al territorio e alla qualità.
  • Efficienza operativa: Rafforzare la supply chain per mitigare l’impatto dell’inflazione e dell’instabilità geopolitica.

Chi è il maggior produttore di birra in Europa?

La Germania si conferma leader nel 2023, con quasi 85 milioni di ettolitri prodotti. Seguono Spagna (41,5 milioni) e Polonia (35,2 milioni). L’Italia si posiziona nona con 17,5 milioni di ettolitri.

Quali Paesi hanno registrato la crescita più significativa nella produzione?

La Slovenia guida la classifica con un +29% dal 2017, sebbene i volumi restino modesti (1,8 milioni di ettolitri). Seguono Italia e Spagna, entrambe con un +11%.

E quali hanno avuto un calo?

L’Estonia ha subito un calo del 30%, seguita da Finlandia e Ungheria. Tra i grandi produttori, il Regno Unito registra un -15% dal 2017, scendendo a 34 milioni di ettolitri.

Quali Paesi consumano più birra pro capite?

La Repubblica Ceca è in testa con 128 litri a testa, seguita da Austria (99 litri) e Germania (88 litri). Francia e Italia si trovano invece in fondo alla classifica, con 33 e 36 litri pro capite rispettivamente.

Birra consumata nei locali o venduta nei supermercati?

L’on-trade domina in Irlanda, Spagna e Grecia, dove oltre il 50% della birra viene consumata in bar e ristoranti. Al contrario, l’off-trade è prevalente in Estonia, Polonia e Romania, con oltre il 90% delle vendite in supermercati e negozi. Tra i grandi produttori, la Germania registra un consumo off-trade dell’85%.

Numero di birrifici

Nel 2023, la Francia ha guidato la classifica europea con 2.500 birrifici, seguita dal Regno Unito (1.760), Germania (1.492) e Svizzera (1.230). L’Italia si posiziona al quinto posto con poco più di 1.000 birrifici.

Tra questi Paesi, la maggior parte delle realtà sono microbirrifici, con una produzione annua inferiore ai 1.000 ettolitri. Ad esempio, nel Regno Unito, su 1.760 birrifici, ben 1.710 sono micro-produttori. La Germania rappresenta un’eccezione: su 1.492 birrifici, 856 sono microbirrifici, lasciando un 43% del mercato a produttori medio-grandi.

Per quanto riguarda le “brewing companies” — aziende che producono o vendono birra e prodotti correlati come soft drink e acqua minerale — la distribuzione rispecchia quella dei birrifici, tranne che per l’Olanda, che si posiziona quinta con 914 aziende.

Chi sono i maggiori importatori di birra?

Regno Unito (8,2 milioni di ettolitri), Italia (7,3 milioni) e Spagna (5,7 milioni) guidano le importazioni, con il 90% proveniente da altri Paesi dell’UE.

E i principali esportatori?

Il Belgio domina con 15 milioni di ettolitri, seguito da Germania (13 milioni) e Paesi Bassi (12,6 milioni). Una quota significativa delle esportazioni è diretta al di fuori dell’UE (35%).

Il futuro della birra artigianale in Europa

Nonostante le difficoltà, il settore della birra artigianale dimostra una resilienza straordinaria. L’attenzione verso la sostenibilità, l’innovazione e la regionalità rappresenta la chiave per continuare a crescere. Con politiche di supporto adeguate e strategie mirate, la birra artigianale in Europa ha tutte le carte in regola per affrontare le sfide del 2025 e oltre.

Noi di P•ink conosciamo l'importanza del branding in un settore così competitivo

Che si tratti di dimostrare il tuo impegno per la sostenibilità o di valorizzare la tua identità regionale, i nostri tappi e le nostre etichette personalizzate possono aiutarti a distinguerti.

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